Nel leggere questo libro mi sono interrogata sulle ‘FRAGILITÀ’. Sul loro potere, le loro destinazioni, la loro volontà.
Non è semplice combattere contro la storia, gli eventi, il destino eppure la memoria può farlo.
Non dimenticare ma custodire, non disprezzare ma accogliere, non emarginare ma amare.
Dopo ‘IO NON MI CHIAMO MIRIAM’ arriva una nuova e appassionata storia, una storia necessaria, una storia in cui la tua vita è anche la mia. ????