Pubblicato per la prima volta in Italia (con la splendida traduzione di Marino Magliani), Sudeste è considerato uno dei romanzi più singolari della narrativa argentina contemporanea (premio Fabril).
Sudeste è il vento che scuote la foce del fiume Paraná e la direzione da cui soffia quel vento solleva e spinge il mare nel Delta. Ma la foce del Paraná non è tanto il riferimento a un luogo definito, bensì il centro dell’universo che l’autore ci vuole narrare.
E in questo universo ci sono vite che con i loro fatti minimi riempiono i giorni, scatenano incontri, attraversano isole dal profilo illusorio mentre l’eternità scorre come un fiume inesorabile.
Haroldo Conti, poco conosciuto in Italia, fu considerato da Gabriel García Márquez il miglior narratore della sua generazione.