È il 5 maggio del 1938. I vicoli di Napoli sono gremiti di curiosi.
In piazza del Plebiscito sventolano maestosi stendardi nazisti.
Una folla elettrizzata attende l’arrivo della berlina reale su cui viaggia Hitler.
Tra file di braccia sollevate in saluto romano e grida entusiastiche, Carolina è la sola a scorgere il preludio della catastrofe.
Abile sarta, ricca d’inventiva, non indugia un secondo:
un irriducibile attaccamento alla vita e un connaturato senso di libertà la guidano nell’obiettivo
di proteggere quanto più possibile i suoi cari dalla fame e dalla devastazione preconizzate.
Sarà presente l’autrice