“Se la Storia ci racconta di eroi e traditori, di oppressori e oppressi, poco o nulla ci tramanda delle innumerevoli vittime delle guerre, di cui,
nella migliore delle ipotesi, resta un nome e niente di più.
Da qui l’esigenza di restituire se non a ognuna di esse, almeno a qualcuna quella identità e quella dignità troppo a lungo trascurate.
Così nasce questo lavoro su Caterina Martinelli, caduta per mano di un milite della PAI nel 1944, durante uno degli assalti ai forni…
Ricostruire la vita semplice e povera di Caterina ha significato accompagnarla lungo il suo percorso, immedesimarsi in lei,
scrutarne i pensieri e i sentimenti, così come si è potuto supporre che fossero e soprattutto metterli in relazione ai tragici eventi storici che sconvolsero la nostra capitale dopo l’8 settembre.
È stato infatti assolutamente necessario “ricorrere alla storia, cioè al processo per il quale la memoria e l’esperienza personale vengono messe in relazione con il contesto spazio-temporale e al suo interno spiegate.” (A. Parisella – Sopravvivere liberi – ed. Gangemi).
Dialoga con l’autrice, la giornalista Elena Martinelli.