1938 Napoli.
I vicoli sono affollati, Piazza del Plebiscito gremita di curiosi e di stendardi.
Anche Carolina è lì, avverte un brivido che la scuote e che le fa presagire
che quello sarà solo l’inizio di qualcosa di più grande di lei e di tutti quei spettatori lì presenti.
Ma questa è anche la storia di una donna coraggiosa che ha contrastato il male, che si è data da fare fisicamente e con ingegno per salvare i suoi cari.
Una donna che pensa, una donna che agisce, una donna che fa rima con libertà. Perché chi si batte per la libertà sarà libero tutta la vita.
” C’è strignimm’ ancor’ ‘nu poc… A liett’ stritt’, ficcat’ ‘miez’…”